“Gli incubi di Hazel”. ALT! STOP! Leggere attentamente la seguente informazione:
“prima di leggere questa recensione assicuratevi di non pensare che questo sia un libro normale, perché altrimenti dovreste sottoporvi ad un trapianto di cervello. Possibilmente con quello di una scimmia cappuccina, sicuramente più evoluto del vostro.”
“Gli incubi di Hazel” è una storia dove una bambina di nome Hazel (che originalità…) è costretta dai genitori ad andare in vacanza dalla crudele zia Eugenia, che odia fin da quando era piccola (all’inizio sembra averne tutte le ragioni, ma poi…).
Questo libro come genere si situa tra l’horror e la fantascienza, forse lo potremmo definire fantasy, anche se non ci sono spade, cavalieri, elfi e draghi…
Però ci sono gli incubi, che sono anche peggio… Ma di loro parlerò più tardi.
Non ci sono molte illustrazioni, solo alcune all’inizio dei capitoli che rappresentano situazioni della storia e una dietro la pagina dell’indice che rappresenta tutti i personaggi sparsi che sono: Hazel, suo cugino Isambard, zia Eugenia, e gli incubi del titolo, cioè il Pitospino (un pitone di nome Noel con la testa e gli aculei di un porcospino), il Gorillopardo (un gorilla di nome Geoff con la testa di leopardo) e lo Struzzorana (uno struzzo di nome Francis senza collo, con un’ enorme testa di rana).
Questi mostri, o incubi, non sono astratti, ma ben concreti, all’inizio spaventano Hazel, ma poi per la bambina costituiranno una grossa sorpresa…
Il libro non è troppo lungo ne troppo corto, in origine sarebbe stato un regalo per il mio compagno di classe Filippo Mureddu, ma poi gli ho fatto un mega-regalo insieme a tutta la classe, e il libro me lo sono tenuto. Per fortuna!
lo consiglio a tutti, ma se non amate FRANKESTEIN
NON LEGGETELO ASSOLUTAMENTE!!!
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